Nell’ambito delle iniziative promosse dall'associazione culturale “Prometeo Ricerca", che vanta una storia di oltre 25 anni di attività all’interno del Ministero dell’Interno, si è svolta il 12 giugno 2019 la presentazione del racconto “Dicerie, solamente dicerie" di Vincenzo Esposito. L’evento, curato dalla Dott.ssa Claudia Piperno, ha visto una vasta partecipazione di pubblico e si è svolto presso il Salone delle Conferenze del Viminale.
L’autore, che lavora per il Dipartimento dei Vigili del Fuoco da oltre 25 anni, è nato nel quartiere San Lorenzo di Napoli nel 1956, vicino al Teatro San Ferdinando, dove si esibiva il Maestro Eduardo de Filippo che, in gioventù, ha avuto il piacere di incontrare più volte. Inizia a lavorare giovanissimo ed il quartiere, con i suoi personaggi, è per lui un immenso “cantiere” dove costruire le sue appassionanti storie. è autore di altri racconti, di un pezzo teatrale e di una raccolta di poesie di prossima pubblicazione. Il racconto prende spunto dall'arrivo inaspettato della Signora Giustina in un piccolo quartiere della Napoli degli anni ’60, evento che modifica i normali ritmi vitali degli avventori della barberia e degli abitanti del quartiere, diventando oggetto di discussione quotidiana.
Leggendo questo bel racconto di Vincenzo Esposito, sin da subito ho avuto l'impressione di ritrovarmi tra i vicoli di una Napoli di oltre cinquanta anni fa. I personaggi sono fortemente caratterizzati, lo stile dello scrittore - semplice, ma al contempo potente ed evocativo - ne evidenzia vizi e virtù facendoceli apparire davanti con tutta la loro carica di umanità. Sentimenti e sensazioni come la curiosità, l’amore, l'invidia, la passione si intersecano e riempiono alternativamente le vite dei personaggi.
Durante la presentazione del libro ho voluto sottolineare come l’autore sembri aver scritto questo appassionante racconto non con la penna bensì con il pennello, tratteggiando un vero e proprio “acquerello sensoriale”: sembra infatti di sentire le voci dei protagonisti o l’odore della pizza e del ragù, di avvertire l’aromatico profumo del caffè mentre i personaggi prendono vita e si animano con una forza tale, che pare di ritrovarseli davanti e di assistere ai loro dialoghi.
Vincenzo Esposito, con la sua scrittura scorrevole, ci accompagna pertanto in un interessante ed avvincente racconto, che ci porta a leggere questo libro quasi tutto d'un fiato.